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Diario di bordo 8: pronti, attenti… strike!!

BowlingballEra da un poco che noi del Più di uno non andavamo a giocare a bowling…e penso proprio che non dovremo aspettare ancora così tanto tempo visto quanto ci siamo divertiti!!!

ok, l’organizzazione della giornata è stata un poco difficoltosa e, ahimè, abbiamo dovuto ridurre l’orario dell’uscita per problemi logistici… ma il divertimento non si è per nulla ridotto!

Abbiamo scoperto che alcuni dei nostri ragazzi sono veramente bravi e hanno sbaragliato la concorrenza! Ludovica, porta anche noi a giocare a bowling con te la prossima volta, così ci alleniamo!

Davide, il gentilissimo proprietario, ci ha fatto trovare il bowling pronto ad accoglierci, funzionante e solo per noi… anche perchè eravamo in 35 persone e da soli ne occupavamo giù una buona parte!!!

5 ragazzi per pista, foglietto alla mano e cantena di montaggio improvvisata per dire il numero di scarpe e mettere quelle apposite per giocare…. il piede più grande lo hanno vinto Gabriele e Manuel….42!!!

ok, scarpe messe, squadre fatte, volontari schierati (chi giocava e chi andava in giro a fare foto… per mascherare la propria incapacità a giocare 🙂 ) palle alla mano e… che il divertimento abbia inizio!!!

oltre al rimbombo delle nostre chiacchiere, delle grida di gioia per qualche strike inatteso, oltre all’adrenalina ogni tanto risuonavano dei TONF… ragazzi…è bowling quindi la palla la messa a terra e poi lanciata, non dall’alto!! Vero riky???

naturalmente l’agonismo si fa sentire e sprona i nostri ragazzi a lanciare sempre meglio e ad affinare la loro tecnica di lancio… è una sfida all’ultimo birillo… vedremo chi vincerà!!!

I volontari che non giocavano facevano da coach e da preparatori fisici… ecco dei bei bicchieri di acqua fresca per i nostri campioni, tutti talmente concentrati nel gioco da ritrovarsi la gola simile al deserto del sahara.

le 18 arrrivano anche troppo presto, in concomitanza con la fine della partita.

Una ultima foto tutti insieme (visto che bel gruppone che siamo???) e pronti x il ritorno!

Ma la pizza la prossima volta la facciamo??

Certo Andrea, di sicuro… solo x questa volta dieta!!

 

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Diario di bordo 7: sperduti nella neve ad Asiago

asiago 2014 (24)

(foto vera fatta dai nostri volontari durante i 2 giorni ad Asiago)

Eeeeee…e anche quest’anno “la pineta” di Cesuna ci ha regalato un bellissimo week-end in mezzo alla neve!

Un pó incerti sul tempo che ci avrebbe accolto arrivati all’altopiano di Asiago, siamo partiti con il nostro solito entusiasmo e.. scorte di cibo per un reggimento!! Ma che strano!haha!

Giunti a destinazione… la neve! Il nostro amico Mario ci stava aspettando con il suo inconfondibile sorriso per consegnarci la gestione della nostra super dimora che in un nano secondo ha preso vita con la nostra immancabile allegria!

Chi sistemava le stanze, chi preparava la tavola, chi preparava il pranzo e chi si cimentava già in estenuanti partite di calcetto!! anche i ragazzi che per la prima volta partecipavano a questa nostra immancabile uscita, Ludovica e Daniel, si sono subito ambientati e sentiti a casa!

E che si fa subito dopo pranzo??!?? epocale guerra di sbaloccamentooo sulla neve!yeaaaahhh! Sennò che siamo venuti a fare!!?!? Palline candide di fresca neve volavano in tutte le direzioni e nessuno é stato risparmiato! Che risate! Che corse e che fughe per evitare di essere il “bersaglio”di qualche nostro compagno di viaggio!

Arrossati in viso ma con la luce della felicità negli occhi tutti a prepararsi per… cena e karaoke! Come da tradizione i nostri canterini Claudia, Giada, Andrea ( e tutti in coro nei ritornelli ) ci hanno “allietato”la serata con le cover dei loro cantanti preferiti, mentre gli altri improvvisavano balli e scenette!

Tante chiacchiere e risate per concludere una giornata davvero strepitosa!

Anche la domenica ci ha regalato forti emozioni! Raggiunti i 1600 metri abbiamo esplorato un mondo innevato e fiabesco, 2 metri e mezzo di neve ci hanno fatto sprofondare, nuotare e ridere a crepapelle.. sembrava di camminare sulla panna montata vero Manuel?!!?

Era tutto immacolato bianco e magico!!! E se non ci credete guardate con i vostri occhi le foto!

Chi voleva più andare via?!!! Di malavoglia siamo tornati per il nostro ultimo pranzo insieme e per il ritorno a casa!

Ciao Cesuna, se ci divertiamo sempre così ci vedrai ancora per molto tempo!

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diario di bordo 6: al Gran galà di Cabaret

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E ovviamente, alla serata del Gran galà di Cabaret, il Più di Uno non poteva mancare=)

Ebbene si, sabato 25 gennaio le nostre risa si sono  fatte sentire per tutto il teatro… e poi si sa che una risata al giorno toglie il medico di  torno, anzi no scusate forse era una mela 😀

Lo spettacolo è stato condotto da 3 presentatori e animato da una serie di comici provenienti da diverse città, alcuni perfino da Colorado (programma, non la città!)=)

I ragazzi non  smettevano di ridere, in particolare, Mario, Elisa e la Ludovica, mentre altri sembrava interagire con il presentatore rispondendo ad ogni domanda… come non sentire §Daniel che al presentatore che parla in latino risponde “ma io non capisco latino! va via!” =) è stata una bella serata.

Lo scopo  di questo evento era divertirsi non solo per svagarsi dalla routine quotidiana ma anche per raccogliere contributi per il CEOD di San Giovanni Lupatoto. In questo modo si è potuto unire l’utile al dilettevole tendendo una mano agli altri.

Questa seratata ci ha fatto capire come ridere per una buona causa sia  gratificante e non solo divertente 😀 ma noi del Più di uno il divertimento non manca mai!!

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Nuovo Sito!!

NEWWEBSITELOGO
Il 2014 porterà molte novità: eccovi la prima!!!
Più di Uno ha un sito tutto nuovo, che potremo aggiornare sempre più spesso.
State pronti per altre news molto presto!!

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Diario di bordo 5: Santa Lussia a casa Adami

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Come ogni anno S. Lucia non si dimentica del Più di Uno.
Certo, è una S. Lucia che si è incarnata in molte persone e che ha dovuto chiedere ad una famiglia un posto per festeggiare, ma si sa che S. Lucia può fare tutto 🙂
La mattina in casa Adami si è già di preparativi: sposta i mobili, togli la tv (tanto nessuno la guarda dato che si è in compagnia), metti i tavoli, conta le sedie (ma… come facciamo a starci in 50 persone???) e la povera vice che rischia di arrivare alle 19 con un trapianto di coronarie.
L’atmosfera si carica di attesa e di Natale man mano che l’ora si avvicina.
Din Don! Un campanello e Riky entra in casa.
“Riky sei il primo, gli altri devono ancora arrivare” ma lui non si scompone, scende in taverna e tiene letteralmente banco con le sorelle e i genitori di Chiara, raccontando del nuovo lavoro, della nipotina Celeste… qua si rischia di non sentire nemmeno il campanello per le tante chiacchiere!!
Alle 19e30 il campanello suona una sola volta ma i visi che sbucano dal cancello son molti di più: esattamente 25 ragazzi tutti imbacuccati per il freddo e sorridenti, pronti per la serata.
Chi conosce già la casa come Gabriele entra, saluta in fretta e si dirige verso le scale, tanto sa che la cena si tiene in taverna, quindi velocizza i tempi per decidere dove sedersi.
C’è chi come Barbara ed Andres resta su a salutare tutta la fam che li ospita, come vecchi amici; chi come la Angie urla di gioia appena entra perchè rivede tutti e adora le uscite dove può chiacchierare.
C’è anche chi come Daniel, Valentina ed Elisa è alla prima (o seconda) uscita ed entra un po’ titubante.
Non abbiate paura ragazzi!! Un sorriso, un abbraccio, una mano per scendere le scale e i nuovi arrivati sono subito circondati dall’affetto di tutti i volontari, dall’allegria e curiosità dei ragazzi… insomma, non restano soli nemmeno per due secondi.
La serata procede in discesa. Dopo un inizio col botto perchè, credetemi, vedervi arrivare 50 persone tutte insieme destabilizza anche chi si era psicologicamente preparato all’invasione, tutti i volontari si adoperano a portare il cibo ai ragazzi (ebbene si, questa volta va loro grassa…. siamo talmente tanti che l’unica possibilità che si ha, è servire i ragazzi): ditemi se questa non è collaborazione!
E quando finalmente la maggior parte delle bocche si aprono solo per mangiare… pace per le nostre orecchie!! E
a casa Adami il cibo si sa, non manca mai, quindi l’ultimo pensiero dei ragazzi è chiedere cosa si mangia. Gabriele propone di fare questa cena ogni sabato…pian piano!!!
La padrona di casa ha già i sudorini!!
ok..cena finita, ora dobbiamo digerire perchè qua non si è certo mangiato poco! E lo si fa scambiandoci i regalini, messi all’arrivo tutti in un sacco rosso da cui li pescheremo a caso.
Prima però è il momento dei discorsi!
Inizia il presidente, povero novellino, che si ritrova a fare il suo primo discorso “piùdiunese” alla sua truppa. Molte volte è interrotto da “w il più di uno!” “w la fam Adami” “w la Chiara!” “w gli sposi” (riferito alla sorella della padrona di casa..certe notizie si condividono sempre tra amici) e si finisce dopo questo con un generale “w gli innamorati e i morosi” a cui tutte le coppiette presenti battono le mani.
I regali sono scelti con cura, si guarda  il pacchetto, lo si tocca e poi con aria speranzosa lo si prende e lo si apre… e ce ne son di tutti i tipi: cioccolatini, para-orecchie di natalizi (sono stupendi Giovanni!!!) coperte, tazze…
potremmo aprire un mercatino volendo!!
Più che il regalo è lo scambio reciproco che i ragazzi fanno, l’impegno e l’affetto che ci mettono che risalta.
E il dolce???? Orco, manca quello!!! Ecco pronto pandoro e l’immancabile crema al mascarpone!!! Che viene spazzolata via in pochissimo tempo!
Don, Don… 11 rintocchi… è l’ora di Cenerentola (siccome è giovane l’orario di rientro con le nebbie è stato anticipato, non è più mezzanotte povera). Tutti prendono i cappotti, borse, cappelli e sciarpe, in processione davanti alla porta a salutare Chiara e la famiglia e via!!! Verso i punti di ritrovo, con dentro il ricordo di una cena in famiglia.
La casa sembra vuota senza tutta la truppa, ma sembra ancora di vederli seduti là, tuti insieme a chiacchierare, a ridere, a raccontarsi le loro cose in segreto.
Ecco, se volete un regalo x l’anno prossimo… i numeri del panettiere! Così li attacchiamo alle giacche appese così ciascuno ritrova subito la sua 😉

e naturalmente…. BUON NATALE DA TUTTI NOI!!!

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Diario di bordo 4: Jambo club 4X4

jeep

Anche quest’anno i nostri grandi amici del Jambo Club 4X4 di Verona ci hanno ospitato sui loro “mezzi” per farci vivere un’esperienza emozionante!

Ma quanti eravamo?!? In 49 piùdiunesi e una 20 di piloti e più al punto di partenza! (poveri i nostri fotografi per prenderci tutti!!)

Partiti da Porta Palio abbiamo conquistato la città con un serpentone interminabile di 4X4 super attrezzate, gommate e ruspanti che ci hanno accompagnato per le viette più nascoste della Valpolicella regalandoci panorami e rovine meravigliose che senza di loro non avremmo mai visto!

Ci siamo arrampicati con questi bestioni rombanti per sterrati da paura! Sassi, fango e folta vegetazione non ci hanno fermato e, affamati e su di giri, più quasi dei motori delle jeep, siamo arrivati fino a ponte Schiocco!

Durante il viaggio c’è anche chi è riuscito a dormire tranquillo tra scossoni e arrampicate (Riky!!! svegliaaaa=), chi ha urlato dalla gioia e dall’adrenalina, chi comunicava con l’attrezzatura “CB” come fosse un walkie-talkie!

Quante risate e quante emozioni!

Dopo un bel pranzetto insieme ai Jambo’s men e un meraviglioso ringraziamento della loro presenza nelle nostre uscite (e dopo un pensiero da parte del Club ai nostri meravigliosi ragazzi) siamo ripartiti rombando per la loro pista di allenamento!

Buchi pieni d’acqua profondissimi e salite da capogiro!!! PAURAAA!!!!

abbiamo provato tutti la fantastica sensazione di sgommare ed arrampicarci, di impantanarsi nell’acqua fangosa ed uscire vincitori!

Come semrpe è stata una giornata da favola!

Chi ci ferma più a noi???

Grazie Jambo Club! Ci vediamo alla prossima!! siete sempre grandissimi!!!

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Diario di bordo 3: chi vuole la cioccolata???

cioccolata_8

Lo sapevate? Il 13 Ottobre 1886 John Stith Pemberton inventò la Coca Cola!

Ma a noi il fattaccio storico è passato un po’ in secondo piano….

Per noi era la Giornata nazionale delle persone con la Sindrome di Down! E quindi eravamo radicati nel nostro stand, nel Centro Storico della bella Verona, tra la Biblioteca Comunale ed il Coin, a vendere la cioccolata per raccogliere fondi!.

Anzi, diciamo che i nostri ragazzi hanno raccolto i fondi, noi avremmo potuto essere lì solo per caso….

Loro, infatti, a differenza nostra, poco si lasciano intimidire dai “no, grazie” o dai “non mi interessa”, per loro nessuno è troppo giovane o troppo snob, per loro sono tutti possibili acquirenti… Tutte persone… Tutte uguali… Quanto c’è sempre da imparare!.

E allora eccoci li, indomiti, contro le nuvole e quell’arietta freschina della metà di Ottobre, che speri sempre che in un’occasione come questa ti grazi, e invece è li, che si fa sentire… Festosi, perché quando siamo insieme niente ci può fermare… Agguerriti, perché la cioccolata va venduta tutta… TUTTA!

Ritrovo alle 15.30, distribuzione di cioccolata, palloncini e brochure, ci lanciamo in mezzo alla folla.

Claudia e Chiara sono malatticie, ma presenti e pronte ad immolare quel poco di voce rimasta per la causa.

Riccardo, come sempre, si rivela il nostro miglior venditore, niente lo può fermare!

E i cuccioli del gruppo, capitanati da Marchetto, hanno dato fondo alle scorte!

Ma Giada sicuramente vince il premio della miglior vendita: placcaggio alla turista in bicicletta e vendita conclusa in perfetta lingua inglese!

Ed è stata anche una buona occasione per rimbeccare chi di noi l’inglese lo schiva un po’… Come dire: lo vedi che serve?!?!?

Alle 16.30 divisione a gruppi e un tentativo di flash mob, forse un pochino in sordina, ma la nostra foto di gruppo che è finita sul quotidiano l’Arena ci ha dato la visibilità che volevamo ottenere.

Inizia a rabbuiarsi, il freddo si fa sentire, iniziamo a stringerci un po’ per coccola, un po’ per calore, ma resta ancora un po’ di cioccolata e va finita: ci vuole l’ultimo colpo di coda!

E allora, in versione mini Sandwich-Man, alziamo i cartelloni colorati che Serena ha fantasiosamente creato e ciarlando come bottegari da mercato (con tutto rispetto, eh!?!?!) incitiamo le vendite!

Esaurimento scorte alle ore 18.30! URRA’!

Adesso la pizza ce la meritiamo proprio, perché, diciamoci la verità, ora che abbiamo venduto tutto…. Il fine giustifica i mezzi, ma troppa cioccolata fa male! Anche se è buona buona, originale e per un nobile fine!

 

PS: a tutti coloro che oggi ci hanno chiesto cos’è la Sindrome di Down, abbiamo dato la stessa risposta, vera, a cui crediamo: E’ QUALCOSA IN PIU’.

E’ quella copia in più del Cromosoma 21, certo, ma è soprattutto la nostra marcia in più: il nostro sorriso, la nostra allegria, la nostra caparbietà, la nostra forza, il nostro esserci a braccia aperte per tutti

Il nostro esserci, sempre. Qui. Ora.

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Diario di bordo 2: allo stadio!!!

calcio_panini

Avete presente quando una cosa non vi piace? Per cui non vi è neanche mai passato per la testa di farla?

Per i bambini è mangiare i broccoli, ad esempio.

Per i gatti è buttarsi in acqua.

Per me è andare allo stadio.

Quindi perché a volte, ma solo a volte, facciamo qualcosa che mai, mai mai mai mai avremmo pensato di fare?

Gli amici… La compagnia giusta!

I NOSTRI RAGAZZI !

Chievo Udinese, 21.09.2013, la prima volta allo stadio di ben due volontarie!

I ragazzi invece sono dei veterani e l’ho capito al ritrovo: pizzeria San Marco alle 17.00 e come di consueto ci siamo già tutti… Solo che loro sono abbigliati a dovere, sciarpa, magliette, striscioni…

Francesca ha anche il cotone per le orecchie, troppo rumore la disturba, immagino già i cori da stadio!

Matteo è una new entry, è anche il suo onomastico ci tiene a precisare, è da gran tifoso ha maglietta e sciarpa che sfoggia con giustificato orgoglio!

Ma le sorprese non sono finite e di novità abbiamo anche Elisa!

Giorgio e Marta arrivano in bici da Borgo Venezia, che sportivi!

Distribuzione dei biglietti, un attimo di panico per una carta d’identità dimenticata, ma per i problemi logistici interviene Stefano ed è una garanzia. Si parte per il Bentegodi, disordinati e festanti, tutti una chiacchiera su come sarà la partita, su chi c’è e chi no, sul lavoro, sulle prossime uscite… E siamo già arrivati!

Niente ci può fermare! A parte i tornelli! Accidenti a loro, bloccano la carovana; la gente spinge, borbotta, ci scavalca, interviene lo steward “Ma insomma!” mentre noi ce ne stiamo buoni buoni e composti… E se non ci fanno entrare?!?!? Saltiamo lo stadio e ci consoliamo direttamente con la pizza!

Inserimento manuale dei biglietti (che sono tanti perché siamo in tanti) e siamo dentro!

Ci piazziamo sui nostri seggiolini, cuscinetto incorporato, zona VIP, e il sole ci bacia… anzi…Ci accieca!

La pazienza è la virtù dei forti e tra un cambio posto, il cotone nelle orecchie, la divisione dell’acqua, Gabriele che intona canzoni a testo modificato per l’evento calcistico, Giorgio che scivola dal seggiolino, il sole tramonta e inizia Chievo-Udinese.

La tifoseria sfegatata non si riesce a tener seduta: Isa, Angela, Ludovica e Matteo srotolano lo striscione, si uniscono anche Francesca e Marta, e facciamo sicuramente invidia alla curva. Il primo gol me lo perdo, arriva dopo un minuto alla squadra di casa ed io do le spalle al campo, più interessata a far le foto ai ragazzi.

Ed io a fine partita chiedo: “Ma la nostra porta… Qual è?!?!”

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Diario di bordo 1: in malga dalla Marghe

malga

Le previsioni mettevano bel tempo quindi la partenza è stata più che speranzosa, anche se le nuvole che ci hanno accolto la mattina ai punti di ritrovo non promettevano niente di buono.

Come sempre alla richiesta “sono graditi i dolci” i nostri ragazzi sono stati spettacolari: 4-5 crostate, 2 torte la cioccolato (di cui una fatta in casa deliziosa), sfogliatine, biscottini…insomma, una infinità di cose.

L’allegria di stare insieme e di rivedere dopo tempo la nostra “MaLghe” non è stata rovinata (per fortuna) dalla pioggia, che ci ha dato il benvenuti appena passato il cartello Erbezzo.

È vero che non siamo proprio degli atleti nati ma…qualche passo a vedere maialini, pecore e un po’ di montagna lo avremmo fatto volentieri!

Adattandosi senza nessun problema alla forzata immobilità sotto una tettoia e un gazebo (montato all’ultimo istante), il pomeriggio è volato via tra piatti a base di “pecora” (del ragù ci è stato detto dopo che lo avevamo mangiato) e chiacchierate varie.

Abbiamo così scoperto che c’è chi ha cambiato casa ed è andato ad abitare tra pecore e oche, chi ha già chiesto quando sarà l’uscita di S. Lucia dato che ogni anno per qualche motivo se la perde (Andrea quest’anno devi esserci!), chi “aggiorna” su come stanno casa mamma e sorella e cosa succede di nuovo, chi si è fatto un taglio di capelli alla “sonohra” (come Diego giusto?)…e altre mille chiacchiere.

Dopo un giro breve per il caseificio dove un profumino di formaggio ci invitava a restare anche a cena, un po’ prima del previsto siamo partiti per il ritorno.

Credetemi, io anche senza far niente ero stanca…digerire affatica 😉