DIARIO DI BORDO 22: dove il velo si sposta e c’è solo la gioia di condividere.

Come si dice: il Natale, quando arriva, arriva.

Non per tutti allo stesso modo, non per nello stesso momento e allora, ecco, c’è chi inizia a seminare aghi di pino e luci ad intermittenza quando ancora non è iniziato dicembre e chi, sopraffatto dalla vita, arriva al panico della Vigilia senza addobbi e senza regali.

Ma c’è un momento, per noi del Più di Uno, in cui il Natale arriva inesorabile, senza darti scampo, senza permetterti di dimenticarlo o di rimandarlo a domani: ti si para davanti festoso e prepotente sotto forma dell’uscita “Santa Lucia a casa della Chiara”.

Nata da un auto-invito improvvisato nella notte dei tempi, è diventata una consuetudine irrinunciabile, uno dei momenti più attesi, una delle uscite che ci raccoglie tutti, ma tutti tutti tutti! Quest’anno tutti più uno: Giacomo.

Cosa renda la cena a casa Adami imperdibile è presto detto: arrivi e non sei ospite, entri e sei in famiglia, nel vero senso della parola.

Con papà che ti saluta dal divano, mamma sulla porta della cucina dentro la quale ci sono già le pentole sul fuoco, la strada per andare in taverna che conosci, la tavola apparecchiata, il baccano di quando la compagnia è quella giusta…. Ti verrebbe voglia di andare in ciabatte e tuta!

E poi la grande abbuffata, a cui contribuiamo tutti con qualcosa, e lo scambio dei regali, dal valore economico modesto, ma dal valore affettivo grande, e la foto con i cappelli da Babbo Natale.

Più di un secolo fa, nel 1897, a Manhattan la piccola Virginia (otto anni) chiede al padre, se Babbo Natale esiste davvero. La domanda è difficile e lui gli risponde di chiederlo al New York Sun, perché se è scritto li, di sicuro è vero. Francis Pharcellus Church le risponde con un meraviglioso editoriale sulla speranza e sulla purezza, sul valore dei sogni e della felicità: “…Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse!…” e ancora “…Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebé e vedere da dove viene il suo rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole…”

Ecco come arriva il Natale per noi, ecco cos’è la porta che si apre a casa di Chiara, cosa ci regala, oltre all’agenda con dedica e la pancia piena di prelibatezze. Ogni anno uguale, sempre diverso, inesauribilmente atteso, lo iniziamo ufficialmente qui. Dove siamo tutti più buoni non per buonismo, ma perché è facile esserlo, dove il velo si sposta e c’è solo la gioia di condividere.

E che importa se è già l’ora di andare, se il tempo è volato e abbiamo ancora la bocca piena di risate e parole da far uscire: ci sono le feste che incombono, alberi di Natale da accendere, luci da ammirare, regali da fare. Santa Lucia arriverà anche il prossimo anno e ci troverà di nuovo qui.

Grazie Chiara.

Buone Feste a tutti.