Diario di bordo 41: anarchia autogestita
La prima uscita del più di uno ha inaugurato il 2016 al Palazzetto dello sport per l’attesissima (?) Calzedonia (?) – Molfetta (?)………………….
Perdonate i punti di domanda, scrive l’antisportiva per antonomasia, la Regina del pigrismo, che potrebbe fare le Olimpiadi delle pulizie di casa, ma che di sport, in generale, non ci capisce un cavolo………
Ma siccome il nostro motto, tra i tanti, è “condivisione” e i più apprezzano qualsiasi manifestazione sportiva (dalla pallavolo, al calcio, passando per il basket ed i tornei di pinnacola….), e tra l’altro ogni cosa passa in secondo piano quando la cricca da valore aggiunto, bhe…. Facciamoci anche sta partita di pallavolo!
Messi a dura prova dai bagordi di fine 2015 ed inizio 2016, dall’epidemia di influenza che ci ha decimati fino a qualche ora dal’evento (eravamo comunque in tantissimi, tant’è che abbiamo dovuto dividerci tra evento e cena), dalle strade chiuse e dal traffico perchè il nostro punto di ritrovo coincideva con l’uscita dei tifosi dallo stadio (che partita c’era? Ehm…. Ehm…. ), dai “tu si alla partita, tu no alla pizza….”, ci siamo riusciti comunque: per la prima battuta eravamo pronti e sistemati!
Bhe, pronti…. Chiara, Ivan, Denis e Giorgio cercavano ancora di appendere il nostro cartellone, io cercavo ancora di spuntare la lista dei partecipanti e di organizzare i “solo pizza”, qualcuno cercava il bagno, qualcuno cercava cibo, qualcuno perdeva il posto a sedere…. Insomma, la nostra usuale, immancabile, irrinunciabile anarchia autogestita!
Quella che sicuramente ha fatto innamorare di noi i NUOVI TRE VOLONTARI al debutto: Michela, Elena (e siamo a 4!) e GianPietro!
Comunque: la partita procede, a rilento, un punto qui e un punto la, il tempo stringe, abbiamo fame (sai che novità!), la pizzeria ci aspetta e manca ancora un set…. Abbandoniamo il Palazzetto e Marco (un “tu no alla pizza”) che siamo in vantaggio, trottiamo verso la Grotta Azzurra dove oltre alla cena ci aspetta la torta di Claudia che oggi raggiunge il traguardo dei 28 anni!
Ecco, ora, visto che di sport non ne so, ma che di servizio, organizzazione di sala e cortesia verso il cliente qualcosa si, vorrei non dilungarmi sulla cena… Sottolineo solo che mangeremmo anche i sassi e che il tempo che passiamo tra noi acquista valore a prescindere da dove si passi… Quindi risate e record di chiacchiere, candeline da soffiare, regali, genitori obbligati a prendere posto tra di noi, ritardo come da contratto….
Uscita finita: senza il nostro supporto morale ed il nostro imprinting positivo, la squadra locale (ricordo in vantaggio al nostro abbandono), è stata sopraffatta……
Un po’ anche io, in verità, che dopo due anni mi sono trovata alla mia prima uscita da organizzatrice (tra l’altro già tutta organizzata), con tutte le varie ed eventuali sopra descritte e l’ansia da prestazione della prima volta….
Che dire… Faccio i diari e le torte, vi va? 😛
– Anna –