Diario
Diario di bordo 28: non è importante dove arrivi ma quello che provi mentre vai

“non è importante dove arrivi ma quello che provi mentre vai” dicevano in Immaturi -il viaggio-.
Non un gran film (ma non è il caso di polemizzare sul cinema) ma la frase sopra potrebbe raccontare in così poche parole la nostra uscita con il club HCC di Verona.
Perchè è vero, a noi del Più di Uno poco importa se saliamo in macchina/moto per andare in un’altra città o semplicemente per girare in tondo Verona e ritornare al punto di partenza… è il viaggio stesso che ci emoziona, perfino la sua attesa. Perchè di questo “viaggio” annuale che facciamo non ci ricordiamo che giro abbiamo fatto, ma ci resta in mente con chi eravamo, di cosa abbiamo parlato, chi abbiamo conosciuto, cosa abbiamo imparato.
E ancora più emozionante sarà stato per Simone, Francesco e Marco, che erano al loro PRIMO viaggio con noi del Più di Uno. Che emozione e quanta agitazione alla prima uscita! Ve la ricordate?
I motori rombano, le macchine sono state assegnate, anche se al ritorno di sicuro vi sarà qualche stravolgimento… chi vuole avere con sè sempre lo stesso compagno di viaggio?!? La gente ci osserva per strada, siamo un bel corteo di macchine d’epoca, che si gesticola e urla da un finestrino all’altro… ma d’altronde ci facciamo riconoscere sempre noi 🙂
Uno dei simpatici partecipanti, ci ha spiegato che una macchina deve avere 30 anni per essere considerata D’EPOCA. Con i volontari si scherzava che quindi anche vari membri del Più di Uno possono essere considerati tali 🙂
Una delle uscite più amate dai ragazzi, e lo dimostra la grande partecipazione.
Certo, la sede nuova non ci ha permesso di fare i soliti giochi nel pomeriggio, ma ciò ha reso possibile il fare un giro in auto/moto molto più lungo andando così a prolungare il divertimento e il senso dell’uscita.
Purtroppo non si può dilatare il tempo e la fine dell’uscita arriva troppo presto…. ma, oserei dire, non la fine DEL viaggio. Perchè l’essere dentro la nostra grande famiglia del Più di uno è, per ciascun ragazzo e volontario, un fantastico viaggio.
-Chiara-

Diario
Diario di bordo 27: Cuore Giallo-Blu

Si sa che noi del Più di Uno siamo fissi almeno tot volte allo Stadio.
Si sa anche che quando ci andiamo spesso piove.
Si sa anche che, dopo l’esperienza dell’ultima volta, gli ombrelli è meglio lasciarli a casa e bagnarsi come pulcini…tanto non si ritrovano mai.
Ma si sa anche che quando ci siamo noi… l’Hellas vince (tranne il derby…si vede che eravamo poco impegnati o che qualcuno di noi gufava tifando l’altra squadra).
Hellas-Sassuolo.
“Sarà una uscita leggera, non ci sarà nessuno alla partita” sono le beneauguranti parole del President.. che non ha fatto i conti con il manipolo di scatenati e sfegatati tifosi che siamo noi!
Tra bandiere, striscioni, magliette e sciarpe… il nostro tifo è intenso come fosse una finale!
e che partita che abbiamo visto!!
Inizia subito male… uno dei nostri giocatori azzoppato e il nostro portiere con cartellino rosso!
MA ci stava veramente?? polemiche, dubbi, ragionamenti… cavolo sta volta stiamo portando male!!
Alberto e Michele (seduti vicino a Chiara) commentano le azioni tra loro, a volte non concordando con l’arbitro… ma si sa chi si prende sempre parole nel calcio! 🙂
Gli ultras Angela, Mario, Isabella e Ludovica (con la mancanza di Manuel) rischiano di restare senza voce dopo soli 30 min di partita… ragazzi calmatevi un poco o non resistete due ore così!!
a Gabriele invece dell’Hellas al momento non importa proprio… è preoccupato per cosa farà il Chievo… deve perdere! e così continua ad aggiornarsi sui risultati chiedendo ai volontari più sfegatati ed informati.
La partita scorre via ma per fortuna l’Hellas vince…un bel 3-1!!
vedete che anche sta volta abbiamo portato bene??? 🙂
Sarà il nostro tifo sincero, il nostro entusiamo… o le magliette che l’HEllas ci ha regalato… ma ancora una vittoria!!
e gialli come dei canarini, con le magliette addosso e tutti uguali… Hellas alla prossima!!!
-Chiara-

Diario
Diario di bordo 26: Volareeeee oh-oh… nel blu dipinto di blu

Dunque un’uscita dedicata a far volare gli aquiloni.
Belli gli aquiloni: danno un’idea di spensieratezza.
Ed ora passiamo alla “timeline”
– ore 15:15 arrivo sul posto (agriturismo al confine tra Verona e Dossobuono)
– ore 15:16 una giovane signorina dell’organizzazione ci invita (timidamente) a non parcheggiare in una certa zona
– ore 15:20 smontati dalle macchine, ci raduniamo e ci scambiamo i saluti;
– ore 15:45 siamo invitati a fare merenda: bocconcini al prosciutto, bocconcini al formaggio, vari tipi di patatine, spicchi di pizza, spicchi di focaccia, due tipi di tramezzini, tortine salate; bevande con servizio di mescita: neanche al grand hotel!
– ore 16:00 assistiamo allo svolgimento di alcuni giochi “di strada” per bambini:gara tipo pallacanestro (dei volani di pezza devono essere mandati dentro un cestello posto ad un paio di metri di altezza); Giorgio di partecipare alla competizione (categoria: eta’ 4-6 anni !); il comitato organizzatore nega. Ambitissima anche la lotta “cotton fioc”, in cui lo scopo è atterrare l’avversario con bastoni foderati ai lati con palle di gommapiuma! Ma non siamo qui per questo!
– ore 16:15 e’ il momento di dedicarsi agli aquiloni;come sempre, quando c’e’ da passare alle vie di fatto, Betty prende in pugno la situazione e imbraccia materia prima (gli aquiloni, ancora da montare) in quantita’
– ore 16:20 montaggio aquiloni; in questa attivita’, della quale ognuno di noi ha per forza di cose ricordi non proprio recenti, siamo per fortuna coadiuvati dalle immagini riportate sulla confezione, che ritraggono bambini felici coi loro aquiloni (gia’ montati), ma neanche una riga di istruzioni ne’ un’illustrazione dedicate al montaggio;
– ore 16:30 montati i ferri del mestiere, raggiungiamo il campo-volo:
– ore 16:35 aquiloni in volo: ci rendiamo conto che suona fatalistico, ma dipende tutto da come tira il vento; e tutto sommato non ci va male: il vento c’e’, e i nostri aquiloni volano felici; dopo smette di soffiare, e i nostri aquiloni giacciono a terra mestamente (e il nostro morale con loro); c’e’ anche del buono pero’ in tutto questo: il nostro Giorgio, per esempio, ha scoperto il senso della sua esistenza su questo pianeta: far decollare gli aquiloni! Mai stato tanto richiesto quanto in questa occasione: “Giorgio, tu che sei alto……….”.
l’unica a non risentire dei capricci del vento era la nostra Angela, che nei momenti in cui l’aria era ferma sopperiva correndo a tutto campo con un’energia tale che, immagazzinata, avrebbe permesso di liberarci per sempre dalla dipendenza dal petrolio.
Per la cronaca, la vittoria per l’aquilone volato piu’ in alto se l’e’ aggiudicata la coppia Giada-Lorella, anche se c’e’ una proposta di squalifica pendente, per aver abbandonato alla fine il mezzo per terra con tutto il filo srotolato (il che ci ha impegnato in tre per dieci minuti a sbrogliare nodi!)
– ore 17:40 siamo nuovamente invitati a fare merenda: questa volta ci sono (sempre in distribuzione gratuita!) torta e gelato sfuso;
– ore 17:45 merenda-time: durante questo nuovo spuntino non si possono non notare gli occhiali da sole polarizzati multicolor di Jessica: belli; anche se, a onor del vero, beneficiano del fatto di essere valorizzati spesso dal suo bellissimo sorriso! cosi’ come non passa inosservato il look “da bacio Perugina” (maglia blu variegata stelline bianche) di Anna.
Nel frattempo il nostro Segretario, arrivato ormai alla ???-esima settimana di gravidanza, e’ ancora in piena lotta per aggiudicarsi il titolo di gestante piu’ in forma di tutto il triveneto
– ore 18:00 musica maestro! entrano in scena due figuranti in costume (Gatto Silvestro e una principessa) e fanno animazione sulle note di alcune canzoni di baby-dance; dei bambini, radunati di fronte a loro, ballano felici; si inserisce anche il ballo del nostro Alberto, che si produce in alcuni passi di break-dance, a dire il vero ben eseguiti, e la rappresentazione di Veronica, che si e’proposta come animatrice alternativa a quelli ufficiali, lanciandosi in coreografie improvvisate, trenini, e altre peripezie che hanno finito col coinvolgere anche i nostri ragazzi; complimenti per lo spirito!
– ore 18:15 rientro ai punti di ritrovo

Pomeriggio molto bello e divertente, trascorso all’aria aperta in contatto con la natura, circondati da tanti bambini, e in compagnia dei nostri straordinari ragazzi.
Un grazie sentito ai promotori dell’iniziativa, che ci hanno ospitato.
Grazie alla nostra Serena per l’organizzazione.
Grazie a tutti i ragazzi e ai volontari che hanno partecipato.
Arrivederci alla prossima uscita.

-GIORGIO-

Diario
Diario di bordo 25: Ingredienti per gli “Alpini al cioccolato”

1. Prendete una quarantina di ragazzi freschi e carichi per la rimpatriata annuale degli alpini di Isola Rizza. FATTO?
2. Spalmate su alcune macchine e pulmini il tutto, e mescolate dal basso verso l’alto (per non smontare gli entusiasmi).FATTO?
3. Trovate e raccogliete una compagnia di gentilissimi e volenterosi alpini, vestiti tutti uguali e pronti a cucinare dei golosi piatti per tante bocche affamate. FATTO?
4. Aggiungete a piacere del cioccolato… tra torte al cioccolato, uova di cioccolato, colombe al cioccolato, vasetti pieni di cioccolato, ovetti di cioccolato, ma anche cheesecake se volete :)…FATTO?
5. Mettete tutto al caldo in una baita per 180 minuti tra: cantanti provetti, tombolieri fortunati e quaternieri fortunati, energici coristi da stadio, sorrisi, teneri abbracci e impreviste dichiarazioni d’amore. FATTO?
6. Attendete l’effetto del più di uno e…TUTTO FATTO! TUTTI cotti, ma soprattutto TUTTI contenti a puntino!
Che dire amici, le dosi possono cambiare, ma si sa che in ogni ricetta c’è sempre l’ingrediente segreto….provare per credere!!! (mica ve lo dico).
Ingrediente segreto della serata? Dei nuovi ragazzi e volontari (ben entrati in famiglia!! come dice Chiara 🙂 ) e tantissimo nuovo entusiasmo!
– DENIS –

Diario
Diario di borda 24: CRANKER, BROOKLIN, STRIKE… PIU’ DI UNO!

A parte Fred Flinstones con la sua boccia ed i suoi birilli, il bowling è uno sport che vanta una storia piuttosto lunga: qualcosa di simile è raffigurato all’interno di una piramide, ne troviamo tracce nell’Impero Romano, fin al Medioevo, continuando per il serissimo Martin Lutero ed il corsaro sir Francis Drake!
Ma è dall’Ottocento che il bowling si presenta come lo conosciamo, come ci piace, dal 1946 con l’impiego della prima macchina automatica raccoglibirilli ed, infine, dal 1961qui in Italia. Il boom negli anni ’80, contagioso anche per Homer Simpson, e ovviamente immancabile appuntamento per noi!
Crazy House per i Crazy Boys del Più di Uno, allora, anche quest’anno!
Sempre disponibilissimi i gestori, che ci regalano l’intera sala in esclusiva per due intere ore, che “sopportano” la nostra mandria che non sta più nella pelle (e questa volta lo siamo davvero, oltre quaranta tra Più di Uno e Più di Un Sogno!), che oltre a mettere e mettersi a disposizione ci regalano anche le bibite, per rinfrescare le gole stremate da risate, parole e tifo!
Quindi ai punti di ritrovo! Dove scopriamo che non sarà una sfida ad armi pari: nell’ombra si nasconde un professionista! Il nostro Gabriele, infatti, si allena a sfide senza eslusione di colpi ogni lunedì con il papà, con punteggi niente male!
Come al solito facciamo un po’ tardi, quando guidano le volontarie c’è sempre un imprevisto dietro l’angolo e, si sa, donne e motori…. Ma se il viaggio si allunga un po’ è solo l’occasione in più per sapere che Giada riprenderà il lavoro con le Lettere di Giulietta, Michele è viceallenatore della sua squadra di calcetto, Mario ha una sorpresa per la sua Isa….
Arriviamo ed il turbine degli eventi ci risucchia: le scarpe, le piste, le squadre, le luci che fanno diventare fosforescente ogni punto bianco che abbiamo e poi VIA!
Palle che rotolano, birilli che cadono…. Alberto ha giocato solo un paio di volte, ma fa Strike praticamente da subito:
“Rete, Rete, Reteeeeeee!!!!!”
“Albe, è Strike!”
“E’ vero, ma a me piace il calcio!”
“Ma si…. Allora GOOOOOLLLL!!!”
E poi tutti contro tutti, ma tutti insieme, perché chi se ne frega di vincere, siamo qui, siamo insieme, siamo noi. Vinciamo tutti, come sempre. Esultazioni, abbracci, incitazioni, consigli. Non si capisce nulla eppure non siamo mai stati così bene.
Il caos perfetto si ricompone solo per il tempo della foto di gruppo, poi è già tempo di tornare. E siccome è quasi ora di cena ed è sabato sera, quale miglior argomento di conversazione se non il cibo? Manu questa sera troverà ad attenderlo la pizza, Giovanni non sa, ma di sicuro sarà qualcosa di buono, come solo sua mamma sa fare… Quanta gioia c’è anche nel tornare a casa dopo un pomeriggio di divertimento! Perché, comunque, sappiamo che ce ne saranno altri, prestissimo.
Quindi: Grazie Crazy House, al prossimo anno! Punteremo alla partita perfetta!
PS: E’ doveroso far notare che Gabriele ha stracciato tutti, ma anche se stesso: migliora la sua media di 150 punti con uno strabiliante 180!
– ANNA –

Diario
diario di bordo 23: calzedonia alè aleee!!!

Giustamente dopo essere stati allo Stadio innumerevoli volte, aver visto una partita di basket… siamo andati anche a vedere la pallavolo.
Nonostante dubbi da parte di alcuni volontari (ma non piace la pallavolo, si annoiano, è stata un buco nell’acqua anni fa) la Chiara si è battuta strenuamente per organnizare l’uscita, e con ottimi risultati: 22 ragazzi iscritti!!!
Possiamo dire che non eravamo prorpio nei posti d’onore a noi riservati (che poi abbiamo scoperto che saremmo dovuti stareseduti da un’altra parte ma ahimè….chi di dovere si era capito male ) siamo dfiniti sugli spalti accanto agli Ultras della squadra avversaria.
Immagiinate passare tutta la partita sentendo “Forza Perugiaaa!!” con tamburi e trombette!!!
Nonostante la confusione che ci ha martellato nella testa per tutta la durata della partita, questa è stata molto interessante e combattuta! in primis erano due squadre vicine come postazione in classifica quindi molto agguerrite una per superare l’altra: oltre al modo di gioco lo abbiamo dedotto anche dalla durata della partita: 1 ora e mezza, con il primo set che è stato protratto fino a 32, al posto dei canonici 24 punti!!!
Sembrava che le squadre si rincorressero a vincenda, mentre noi del Più di Uno urlavamo ad ogni punto ed incitavamo i nostri giocsatori a vincere. il solito gruppo Ultras con Alberto, Mario, Ludovica, Isabella e Angela ha seguito attentamente ogni passaggiod ella partita….per quasi tutta la durata, l’ultima mezz’ora la fame ci aveva resi quasi ciechi!
Daniel ci ha fatto visita a metà partita ed è riuscito anche lui ab guardarsi e godersi lo spettacolo della battaglia all’ultimo pallone.
Silvia, la nuova volontaria, ha battezzato il suo unizio con (pensiamo) una emicrania dovuta al caos attorno a noi: poverina! Non tutte le uscite sono così incasinate!!!
ore 21: Gabriele è davanti la pizzeria che ci aspetta impaziente di entrare e passare insieme almeno un poco di tempo. Arriviamo e ci dice che siamo in ritardo: hai ragione Gabry! ma stavolta noi non c’entriamo proprio!
Poche chiacchiere prima di scegliere la pizza, la fame si fa sentire e nessuno ha la forza di chiacchierare a pancia vuota. Per fortuna il servizio è veloce e l’allegria torna alla nostra tavola! MA si sa che a noi basta poco per essere felici!
Ore 22:30…partiamo a razzo che siamo in ritardo per i punti di ritrovo! mannaggia al tempo…bisogna sempre rincorrerlo e passa troppo velocemente quando ci si diverte! perchè non eliminiamo le lancette dell’orologio quando siamo in uscita??
Saluti veloci e tutti a casa, che il vento, freddo e la stanchezza ci hanno emsso a dura prova oggi… ma non ci hanno fermato.
perchè come sempre noi del Più di Uno quando siamo insieme sfidiamo qualsiasi cosa. PErchè stare con gli amici è più forte di qualsiasi emicrania, freddo o fame.

Diario
DIARIO DI BORDO 22: dove il velo si sposta e c’è solo la gioia di condividere.

Come si dice: il Natale, quando arriva, arriva.

Non per tutti allo stesso modo, non per nello stesso momento e allora, ecco, c’è chi inizia a seminare aghi di pino e luci ad intermittenza quando ancora non è iniziato dicembre e chi, sopraffatto dalla vita, arriva al panico della Vigilia senza addobbi e senza regali.

Ma c’è un momento, per noi del Più di Uno, in cui il Natale arriva inesorabile, senza darti scampo, senza permetterti di dimenticarlo o di rimandarlo a domani: ti si para davanti festoso e prepotente sotto forma dell’uscita “Santa Lucia a casa della Chiara”.

Nata da un auto-invito improvvisato nella notte dei tempi, è diventata una consuetudine irrinunciabile, uno dei momenti più attesi, una delle uscite che ci raccoglie tutti, ma tutti tutti tutti! Quest’anno tutti più uno: Giacomo.

Cosa renda la cena a casa Adami imperdibile è presto detto: arrivi e non sei ospite, entri e sei in famiglia, nel vero senso della parola.

Con papà che ti saluta dal divano, mamma sulla porta della cucina dentro la quale ci sono già le pentole sul fuoco, la strada per andare in taverna che conosci, la tavola apparecchiata, il baccano di quando la compagnia è quella giusta…. Ti verrebbe voglia di andare in ciabatte e tuta!

E poi la grande abbuffata, a cui contribuiamo tutti con qualcosa, e lo scambio dei regali, dal valore economico modesto, ma dal valore affettivo grande, e la foto con i cappelli da Babbo Natale.

Più di un secolo fa, nel 1897, a Manhattan la piccola Virginia (otto anni) chiede al padre, se Babbo Natale esiste davvero. La domanda è difficile e lui gli risponde di chiederlo al New York Sun, perché se è scritto li, di sicuro è vero. Francis Pharcellus Church le risponde con un meraviglioso editoriale sulla speranza e sulla purezza, sul valore dei sogni e della felicità: “…Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse!…” e ancora “…Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebé e vedere da dove viene il suo rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole…”

Ecco come arriva il Natale per noi, ecco cos’è la porta che si apre a casa di Chiara, cosa ci regala, oltre all’agenda con dedica e la pancia piena di prelibatezze. Ogni anno uguale, sempre diverso, inesauribilmente atteso, lo iniziamo ufficialmente qui. Dove siamo tutti più buoni non per buonismo, ma perché è facile esserlo, dove il velo si sposta e c’è solo la gioia di condividere.

E che importa se è già l’ora di andare, se il tempo è volato e abbiamo ancora la bocca piena di risate e parole da far uscire: ci sono le feste che incombono, alberi di Natale da accendere, luci da ammirare, regali da fare. Santa Lucia arriverà anche il prossimo anno e ci troverà di nuovo qui.

Grazie Chiara.

Buone Feste a tutti.

Diario
Diario di bordo 21: Una partita di pura vita

Ormai sappiamo che noi del Più di Uno, cascasse il mondo, una volta all’anno ci divertiamo a incasinarci la vita ed a far saltare all’ultimo l’uscita programmata, per poi dover correre ai ripari per inventarne un’altra!!!
Scherzi a parte, era tutto pronto per l’uscita delle olive: campo, ragazzi, volontari, alcuni genitori ma soprattutto tantio amici pronti a dare le braccia per raccogliere più olive possibile. Quest’anno il tempo non poteva farci scherzi, le previsioni erano belle quindi l’uscita si sarebbe fatta. Ma non avevamo fatto i conti con la cagionevole salute delle olive, che hanno deciso bene di ammalarsi proprio poco prima la nostra uscita. Se volevano restarsene tranquille sugli alberi senza essere disturbate, bastava dirlo in anticipo e non saremmo andati, non obbligarci all’ultimo secondo a cambiare uscita!!!
Conoscete anche la testardaggine dei nostri volontari… se una uscita salta, si cerca i tutti i modi di farne un’altra, anche solo per vedere i ragazzi e non lasciarli a piedi.
Dopo un sabato in cui il nostro Presidente e la Vice si sono sentiti al telefono cercando idee strampalate ed alternative ma che bocciavano sempre (la malga è chiusa, i banchetti di natale non ci sono ancora, il Chievo non ci da più i biglietti…)ecco la svolta: Veronica propone di andare a vedere la Tezenis giocare!!
Non eravamo mai andati con i ragazzi ad una partita di basket (anzi, alucni di noi non erano nemmeno mai andati ad una partita) quindi l’idea era innovativa e soprattutto…al chiuso!!
Via con le telefonate, l’idea è stata accolta volentierissimo dai ragazzi: da 8 iscritti a ben 24!!! e con Alberto che da super tifoso doveva andarci pure la settimana prima, e che si è preso l’incarico di spiegare alla sottoscritta e a chiunque volesse le regole basilari del basket (ok sapevamo del canestro e delle due squadre ma il resto….).
MAnu in ultima fila, essendo “De Roma” non tifava il Verona, anzi scappavano un pochi di malocchi quando dovevano tirare a canestro!!!
Maria spumeggiante come sempre osserva non solo il campo ma questi nuovi amici a cui piano piano si sta abituando.
Il gruppo ultras composto da MArio, Ludovica, Angela, Manuel, Isabelle, ALberto ed Elisa salta ed urla ogni volta che un canestro va a buon fine… non serve nemmeno guardare la partita perchè ci pensano loro!
Gabriele commenta tutto a bassa voce, e quando è il momento di cantare l’inno diventa diorettore d’orchestra e dirige il nostro piccolo e stonato coro.
Andres e Barbara si sono presi i psoti miglior, al centro, tra le tifoserie. E non hanno rinunciato alla comodità: da vero gentleman Andres ha portato per lui e Barbara dei cuscini su cuio sedersi.
Isabella e Michele (elegante come sempre), sono stati scelti come nostri rappresentante per portare un colorato mazzo di fiori a MAssimilla, la speaker della Tezenis come ringraziamento: è lei che ci ha aiutati con i biglietti!!!!
E siccome il Natale si avvicina e noi volontari siamo stati mossi da un buon umore enorme, si decide di prendere da bere per tutti! e le gole ringraziano dato che anche a questa partita non si risparmia il fiato!
PArtita finita, dritti a casa, sta volta senza pizza ma la prossima volta non macherà.
è proprio vero che quando ci si diverte, il tempo non ha importanza… poche ore o una giornata intera non importa. quando si sta tra gli amici, ogni minuto è pura vita.
E… FORZA TEZENIS!!

Diario
Diario di bordo 20: Ciak! Si gira!

Soap Opera……..
Bhe, che dire….. Spenderemo poche parole sulla commedia italiana che poco ci ha entusiasmati, ma l’uscita cinema del +d1 ci lascia sempre e comunque soddisfatti! E non è la nostra naturale attitudine a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, è che il gruppo è il gruppo e quando c’è sintonia, amicizia, felicità allo stato brado, non si rientra mai a casa insoddisfatti.
“La televisione crea l’oblio, il cinema ha sempre creato ricordi”, citiamo oggi Jean-Luc Godard, e allora….
Ai punti di ritrovo puntualissimi, Cinzia con un nuovo taglio di capelli alla super moda, Riky (Simeoni) arriva addirittura con l’autista. Riky (Spimpolo), invece perde qualche puntata e si ferma qualche centinaio di metri prima, al vecchio punto di ritrovo, ma si risolve in fretta: papà in avanscoperta e da Santa Lucia si parte! Un po’ di traffico…. Molto, molto meno di quello che devono affrontare i ragazzi che vengono da Borgo Trento!
Al cinema troviamo Maria che, dopo Alberto, è la seconda ragazza nuova ad entrare in famiglia. Un’allegria disarmante, un sorriso contagioso… Guardate le foto se non ci credete!
Entriamo alla spicciolata, ci sistemiamo in una sala che resta un pochino vuota di persone, ma comunque piena della nostra emozione. Varie tappe alla toilette, varie pubblicità….. Inizia il film, cuciamo le bocche, che tanto poi le apriremo ampiamente in pizzeria!
Soap Opera….
Qualcuno si è addormentato (Anna, ma sicuramente è colpa del jet lag del cambio ora), qualcuno si è emozionato (qualche lacrimuccia, la sensibilità è un dono, qualsiasi cosa se ne dica), qualcuno ha confessato una passione per i film e le canzoni romantiche….
Si riaccendono le luci, si rivisitano le toilette, ci si copre bene perché fa freschino e si affrontano i 500 metri che ci dividono dall’Opera.
Come di consueto la battaglia è vinta da pizza e coca cola, ma qualcuno si sbilancia in mega insalate e spaghetti allo scoglio…. Sorbetto…. Caffè…. Vai dove vuoi, qualunque sia l’uscita, a noi lo stomaco non si chiude mai!
Poi mangiare in compagnia è sempre un piacere! E mangiare con Manu che non chiude il becco per un attimo lo è ancora di più, perché stupisce, riempie di gioia e soddisfazione! Bye Bye vecchio Manu taciturno! Di te ci vogliamo tenere solo la dolcezza, per il resto, senza offesa, questo nuovo Manu che chiacchiera, racconta, chiede a profusione ci piace moooooolto di più!
Concludiamo la cena con Giorgio che indossa cappotti altrui e si lancia in un’esilarante e al contempo improbabile imitazione di Amanda Lear!
Arriva sempre troppo presto l’ora di andar via…. Arrivano i genitori, arriva il colpo di scena: tra poco è Halloween (da noi meglio ribattezzato La Festa de L’Aulin!) e Manuel regala ad Angela il suo progetto a tema, una meravigliosa composizione di ragnatele e zucche, candele e pipistrelli!
Saluti e baci, abbracci di rito. Serata finita.

Diario
Diario di bordo 19: LA RICETTA DELLA FELICITA’

Cosa c’è dentro ad una barretta di cioccolato?

Pasta di cacao, burro di cacao, zucchero ed emulsionanti.

Eccoci qui, anche quest’anno, con la Giornata Nazionale delle Persone con la Sindrome di Down, con il NOSTRO cioccolato, quello che fa bene al cuore oltre che alla gola. Allora, cosa c’è dentro al NOSTRO cioccolato?

Un libro di Chiara Gamberale si intitola “Quattro etti d’amore, grazie” ed è la frase che più si avvicina alla nostra ricetta: perché di amore ce n’è tanto dentro, ma c’è anche tanto d’altro, così tanto che prima o poi non ci entrerà più nemmeno il cacao!

Ci sono la nostra allegria, il nostro impegno, i nostri sogni, come ricetta di base.

Quest’anno c’erano Alberto, il primo dei nuovi ragazzi che entreranno a far parte del nostro gruppo, ed Ilaria, che viene da lontano, ma viene lo stesso, perché siamo irresistibili.

C’erano Riccardo, che come sempre si è dimostrato il nostro venditore migliore, e Serenella, che ci incitava alla vendita brandendo la stampella di cui tra poco non avrà più bisogno.

C’era Daniel, che con la mamma ha messo anima e corpo nella causa, scendendo in piazza per due intere giornate. C’era Andres, che ha rubato lo scettro a Giada effettuando quest’anno la vendita in lingua straniera.

E Manu, che ci ha stupiti, mettendo da parte la pacatezza che conosciamo e lanciandosi ad offrire a chiunque la nostra busta di dolcezza, arrivando a quota otto. E Angela, in festa dal mattino, stanca morta, ma che non ha rinunciato a raggiungerci. E Mario che faceva chiasso e regalava una rosa alla sua Elisa a cena. E la guida turistica che, tra la Fontana di Madonna Verona e Casa Mazzanti, ci inseriva nel contesto della gita, descrivendoci come “…i ragazzi che hanno creato la nuova collezione Geox….”.

E i palloncini da gonfiare, un bel sole, le tigelle a cena, la salsa piccante, gli amici che passavano a trovarci, le risate consuete….

Magie di cioccolato, effetto feniletilamina che ci sta dentro, quella che produciamo quando ci innamoriamo, che ci fa stare bene. Delizia a cui nessuno sa rinunciare, di cui non potevano fare a meno Maria Antonietta, Papa Pio V, Voltaire, Mozart, Manzoni, Casanova e neppure noi, che siamo regine, poeti, scrittori, artisti, rubacuori, genitori, amici, figli, fidanzati, confidenti, amici di questa enorme famiglia da festeggiare ogni anno.

Abbiamo esaurito le scorte anche questa volta… Anche perché, ed è la scienza a dirlo: il cioccolato piace a nove persone su dieci.

E la decima….. MENTE!